THE MAFIA AND THE MIGRANTS
Più
di 600 mila migranti sono arrivati in Italia meridionale via nave
nel corso degli ultimi 4 anni – cercando rifugio dalla guerra, le
persecuzioni e la povertà estrema sull’altra sponda del
Mediterraneo.
In
principio, gli italiani erano tolleranti e pazienti con i nuovi
arrivati, come qualsiasi altro europeo lo sarebbe stato – o
quantomeno accettavano loro malgrado di essere geograficamente in
prima linea nell’emergenza rifugiati. Ma la frustrazione al
continuo (pur se decrescente) flusso, il pesante fardello che
questo avrebbe rappresentato per l’economia – già in crisi – del
paese e l’insofferenza verso gli altri Stati europei per non avere
fatto di più, ha indurito l’atteggiamento dell’opinione pubblica.
I
politici italiani più demagoghi hanno colto al volo l’occasione.
Dopo le inconcludenti elezioni del marzo 2018, si è formato un
nuovo governo a Roma – una coalizione tra il partito della Lega,
di destra, e il Movimento 5 Stelle, di stampo populista – che non
ha fatto segreto dell’intenzione di chiudere la porta agli ospiti
indesiderati. Ma non tutti saranno felici di vedere sparire il
tappeto rosso da sotto i piedi dei migranti, particolarmente
quelli per i quali questo flusso migratorio rappresenta un
business molto lucrativo.
Quando
arrivano in Italia, i migranti vengono inseriti in un network di
più di 7000 centri di accoglienza, la gran parte dei quali sono
gestiti da privati. Alcuni di questi centri ospitano appena una
dozzina di migranti, altri diverse centinaia. Piccoli o grandi che
siano, questi rifugi sono finanziati dall’Italia e dall’Unione
Europea e operano sulla base di contratti sottoscritti con le
prefetture, gli uffici provinciali del ministero dell’Interno.
Ma
come riveliamo in questo episodio di People & Power, i grandi
numeri degli arrivi degli ultimi anni e l’inadeguatezza del
sistema di monitoraggio sul modo in cui questi centri vengono
gestiti, hanno reso il sistema vulnerabile alla corruzione e allo
sfruttamento. L’accoglienza dei migranti si è cosi trasformata in
un’enorme business da oltre 4 miliardi di euro l’anno, nel quale
ogni migrante è valutato più o meno 35 euro al giorno.
Queste
cifre sono una vera e propria calamita per imprenditori senza
scrupoli e per la criminalità organizzata. Non c'è da stupirsi che
un politico italiano abbia detto ai produttori Emanuele Piano e
Alessandro Righi che, per la Mafia, «i migranti valgono più della
droga».
In questa allarmante inchiesta, verifichiamo le voci che vogliono il sistema di accoglienza largamente abusato da individui per i quali gli indifesi sono poco più che merce di scambio.