testata_leftINVISIBLE DOGvideo

L'ESTREMISMO ISLAMICO IN NIGERIA : UNA STORIA CHE PARTE DA LONTANO

boko haram
Boko Haram

La Nigeria e' un po' la terra di confine tra un Islam che e' entrato nel continente africano dal nord e dall'est e il cristianesimo, arrivato dalle coste o dal sud al seguito delle invasioni coloniali. E, come tutti i Paesi africani, anche la Nigeria ha avuto, a seguito dell'indipendenza, una delimitazione territoriale che ha rispecchiato gli interessi e le spartizioni dei colonizzatori, ma non l'identita' sociale dei vari popoli da cui e' composta la societa'.

Se poi si aggiunge che gli squilibri sociali e la poverta' endemica sono parte della quotidianita' di una fetta maggioritaria della popolazione, si verifica fatalmente che il fattore religioso, quello tribale ed i malesseri sociali collimino dando vita a rivolte e lotte. Nel caso nigeriano, i sollevamenti sono molto violenti. Gli scontri di matrice religiosa sono ricorrenti nella storia della Nigeria e quindi i Boko Haram sono solo un fenomeno attuale che ha radici nel passato.

La storia

L'Islam e' giunto in Nigeria tra l'IXmo ed il XIIImo secolo a seguito dei traffici trans-sahariani dei mercanti arabi provenienti dalla Palestina e dalla Penisola arabica.

Appare per la prima volta nell'impero del Kanem-Borno (nord est del Paese), nodo di giunzione geografica tra i berberi nord africani e i popoli Bantu', nell'XImo secolo e che rimarra' un florido centro commerciale per circa 600 anni. Dal Kanem-Borno l'Islam si estendera' negli altri Stati Haussa del nord ovest nigeriano tra cui, i principali, quello di Kano e Katsina.

Quando, nel XVImo secolo, stanno arrivando i primi colonizzatori europei, l'Islam ha gia' conquistato i maggiori centri del nord del Paese e gli altopiani. E' la religione dei mercanti, ma e' diventata anche la religione delle corti.

Nel momento in cui si sviluppa, nel XVIIImo e XIXmo secolo, l'Islam nel nord della Nigeria, i missionari cristiani arrivati sulla costa a seguito dei portoghesi (XVmo secolo), che fino ad allora non avevano potuto muoversi a causa della malaria e della mosca tse tse, si spingono lentamente verso l'interno, entrando in contatto con i territori islamizzati. Gli Ibo delle coste furono i primi ad essere evangelizzati dai cattolici, gli Yoruba dagli anglicani.

E' in quel momento storico che nasce la polarizzazione della Nigeria tra cristiani a sud e musulmani al nord, con una zona cuscinetto non ben definita religiosamente di animismo e sincretismo che in Africa non manca mai.


nigeria ethnic
I gruppi etnici in Nigeria

Le etnie e la loro religione

Esistono in Nigeria oltre 200 etnie/clan (ma c'e' chi ne indica il doppio), a loro volta suddivisi in sottogruppi. Ognuno di questi gruppi, oltre che per cultura e caratteristiche tribali, si differenzia anche per la propria adesione religiosa.

I maggiori gruppi etnici sono gli Haussa e i Fulani nel nord del Paese, prevalentemente musulmani, gli Ibo nel sud est, in maggioranza cristiani e/o animisti, gli Yoruba (divisi all'interno in 7 sotto-tribu') nel sud ovest ed al centro, anch'essi divisi tra cristiani, musulmani e animisti, ed infine i Kanuri, musulmani nel Borno. Gli animisti nigeriani sono soprattutto panteisti, ovvero venerano un Dio supremo ed altre deita' (nell'ambiente) ed oggetti materiali (monti, rocce ecc.).

Dal punto di vista numerico, cristiani e musulmani si equivalgono, anche se i musulmani vengono accreditati del 50% della popolazione contro il 40% dei cristiani (ci sono altri dati in circolazione che affermano l'esatto opposto). Sono dati da prendere comunque con il beneficio di inventario visto che l'ultimo censimento nigeriano e' del 1963. Volutamente le autorita' del Paese non forniscono dati al riguardo per non alimentare ulteriormente le rivendicazioni degli uni contro gli altri.

Tra i musulmani, la comunita' piu' numerosa e' quella sunnita, gli sciiti sono pochi (intorno a 4/6 milioni) e riconoscibili anche da alcune pratiche vicine al sincretismo. In Nigeria sono presenti anche quasi tutte le piu' importanti confraternite di ispirazioni Sufi (quindi moderate) come la Qadiryah, la Mouridyah e la Tijanyah (anche se storicamente queste confraternite si sono combattute per il predominio tra loro), mentre le diramazioni Salafite, portatrici di un Islam radicale (in pratica quelle dove militano i Boko Haram), almeno sulla carta non sono molte. Oggi, su 36 stati federali in cui e' ripartita la Nigeria, 9 applicano in modo integrale la sharia, mentre altri 3 lo fanno in modo parziale.

Dal lato cristiano, invece, i protestanti (circa il 75%, in maggioranza anglicani) sopravanzano i cattolici (25%); i primi concentrati tra gli Yoruba, i secondi tra gli Ibo.

Ma anche tutte queste schematizzazioni tra nord musulmano e sud cristiano, o nell'etichettare le varie etnie con un preciso colore religioso, non sono poi cosi' rigide perche' anche le etnie non sono monolitiche nella loro affiliazione religiosa (il 5% degli Haussa sono cristiani, molti Yoruba sono musulmani e tra gli Ibo ci sono molti animisti).

La diffusione dell'Islam radicale

Le rivolte sociali in Nigeria non sono certo iniziate negli ultimi anni con Boko Haram, ma ci sono sempre state. E sono state sempre caratterizzate da quel mix tra religione, istanze sociali e conflittualita' inter-etniche. Dall'indipendenza il 1 ottobre 1960, la Nigeria ha vissuto una storia fatta di brevi periodi di democrazia, alternati a lunghi periodi di dittatura militare con, nel mezzo, la guerra civile del Biafra sul finire degli anni '60.

La storia dell'Islam radicale nel nord del Paese parte da lontano e trova le sue radici nelle gesta di Osman Dan Fodio agli inizi del 1800. Fodio allora rivendicava la purezza dell'Islam e il rifiuto dei costumi occidentali nella sua lotta contro le monarchie locali e gli inglesi.

Quasi due secoli piu' tardi, nel 1977, il movimento riformista dello "Yan Izala" (Jama‘at izalat al-bidd‘a wal iqamat al sunna, che significa "comunita' per l'eliminazione delle eresie e per l'affermazione della Sunna) si dedica invece a combattere i movimenti Sufi e la loro visione moderata dell'Islam. I suoi adepti attaccano ed occupano le moschee delle varie confraternite.

A questo primo movimento radicale, segue negli anni '80 l'anti-modernismo del "Maitatsine" ( o "Yan Tatsine", che nella lingua Haussa significa "rifiuto dello status quo" molto diffuso in quella etnia ) dedito alla lotta armata. Il movimento rifiutava, in quanto "innovazioni non islamiche", l'uso dell'orologio, della bicicletta o dei vestiti occidentali. Finanziato occultamente da nigeriani in Arabia Saudita, il gruppo era stato debellato manu militari con oltre 4.000 morti.

Infine sono arrivati i Boko Haram (il cui vero nome e' "Jamāʿat Ahl al-Sunna li-daʿwa wal Jihād" alias "Associazione per la Sunna, il messaggio religioso e il Jihad" che poi e' diventato, in lingua haussa, piu' noto come "Boko Haram" che significa "L'educazione occidentale e' peccato") preceduti dalle teorie di Mohammed Yusuf, che assimilava la lotta ai costumi occidentali del Maitatsine e, al contempo, rifiutava gli aspetti innovativi e riformisti di Yan Izala. Dal 2009, le teorie di Yusuf si sono tradotte in una serie di attentati non solo contro i cristiani, ma anche contro gli esponenti musulmani moderati.

Accanto ai Boko Haram, proliferano una miriade di altre sette radicali islamiche come gli "Atadjit" (di ispirazione anti-americana), la "Nasfat" (alias "Nasrullahi Fathi Society of Nigeria") finanziata dai wahabiti e collegata ad un'altra organizzazione estremista come il "Consiglio Supremo per gli Affari Islamici", la "Al Sunna Wal Jamma" ("I seguaci della Sunna"), meglio noti come i talebani nigeriani, la "Hijra" ovvero "Muhajirun" ("Migrazione"), indicata in collusione con analoghi movimenti estremisti pakistani e afghani. Ultimamente si e' aggiunto un altro gruppo nel nord-est del Paese: la "Avanguardia per la protezione dei Musulmani nelle terre dei neri", meglio noto con l'acronimo di "Ansaru" (dal nome del capo Abu Osmatul Ansari) che altro non e' che una scheggia operativa dei Boko Haram indicata in contatto con AQIM ( Al Qaida nel Maghreb Islamico).

Accanto alle sette musulmane ci sono anche dei partiti che, nel panorama politico nigeriano, cercano e raccolgono consensi di segno religioso (non necessariamente nel solo ambito radicale) come All People's Salvation Party, l'Islamic Democratic Progressive Party, il National Party of Nigeria, lo Arewa People's Congress.

Sul fronte opposto dei cristiani vi sono una miriade di sette o, sarebbe meglio definirle, chiese africane, alcune assimilate alle culture locali (come i "Cherubin" ed i "Serafin"), altre legate all'improvvisa auto legittimazione di un profeta. Ed alcune di queste si colorano di estremismo.


mohamed yusuf
Mohamed Yusuf

Bilancio di guerra

Si stima che, dall'inizio degli anni '80 ad oggi, le faide inter-religiose abbiano causato piu' di 25.000 morti in Nigeria. La presenza di finanziamenti esterni, come quelli sauditi o libici (quando Gheddafi era ancora in vita), hanno creato intorno all'attivita' dei movimenti integralisti un interesse anche di ordine economico. In un Paese socialmente ed economicamente disastrato come la Nigeria questo fattore ha la sua valenza.

Secondo dati Onu, i Boko Haram hanno causato 550 morti nel 2011, 750 nel 2012 , 1300 da maggio 2013 fino alla fine dell'anno. Oltre 50 chiese sono state attaccate o bruciate. Nel frattempo hanno anche eliminato una sessantina di esponenti islamici moderati.

L'esercito nigeriano ha cercato di intervenire per sradicare questa setta. Dopo l'uccisione di Mohammed Yusuf (2009), e' stato dato per ferito e morto anche il suo successore, Abubakr Shekau (agosto 2013), ed il suo braccio destro, Momodu Bama (alias Abu Saad). Tuttavia, la decapitazione dei leader non ha fermato gli eccidi, come la recente vicenda delle 200 ragazze rapite nel nord est della Nigeria sta a testimoniare.

Qualora dovesse avere successo l'eliminazione della setta, rimane il fatto incontrovertibile che si e' oramai creata una frattura insanabile tra cristiani e musulmani nigeriani i cui lasciti hanno portato al confronto etnico fra Haussa e Fulani da una parte e Ibo e Yoruba dall'altra. Ed uscire da questa spirale di odio sara' molto difficile.